Numero verde gratuito
Numero WhatsApp
Numero verde gratuito
Numero WhatsApp
- -10%
Bisolvon Tosse Sedativo - 20 Pastiglie Gommose
Bisolvon Tosse Sedativo in Pastiglie Gommose è utile in caso di tosse secca, insistente e stizzosa.
Sedativo per Tosse Secca a base di Destrometorfano Bisolvon in Pastiglie
Cos'è Bisolvon Tosse Sedativo Pastiglie:
Bisolvon Tosse Sedativo in Pastiglie Gommose è un farmaco di automedicazione particolarmente utile in caso di tossa insistente, secca e stizzosa.
Cosa contiene Bisolvon Tosse Sedativo Pastiglie:
Principi attivi: Destrometorfano bromidrato.
Eccipienti: Acacia, betadex, acido citrico anidro, aroma miele, aroma lime, levomentolo, paraffina liquida, cera bianca d'api, giallo chinolina, saccarina sodica, maltitolo liquido, sodio ciclamato, acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche:
Sedativo della tosse.
Posologia:
Adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 1-2 pastiglie gommose (10,5 - 21 mg destrometorfano bromidrato) da sciogliere in bocca 4 volte al giorno.
Non superare la dose massima di 8 pastiglie gommose al giorno (corrispondenti a 84 mg di destrometorfano bromidrato).
Bambini di età inferiore a 12 anni: non deve essere usato.
Se la tosse persiste per più di 5-7 giorni, consultare il proprio medico curante.
E' sconsigliabile un trattamento prolungato oltre i 5-7 giorni.
Controindicazioni:
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Asma bronchiale, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), polmonite, difficoltà respiratorie, depressione respiratoria, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell'apparato gastroenterico ed urogenitale, epilessia , gravi malattie epatiche.
Non somministrare ai bambini di età inferi ore a 12 anni.
Non deve essere somministrato ai pazienti con intolleranza al fruttosio.
Non usare contemporaneamente o nelle due settimane successive a farmaci antidepressivi inibitori delle MAO.
Gravidanza, in particolare nel primo trimestre, allattamento.
In caso di rare condizioni ereditarie di incompatibilità con uno degli eccipienti l'uso del medicinale è controindicato.
Avvertenze:
Il destrometorfano può dare assuefazione. A seguito di un uso prolungato, i pazienti possono sviluppare tolleranza al medicinale, così come dipendenza mentale e fisica. I pazienti con tendenza all'abuso o alla dipendenza devono assumerelo sciroppo per brevi periodi.
Una tosse cronica può essere un sintomo precoce di asma e quindi il prodotto non è indicato per la soppressione della tosse cronica, in particolare nei bambini.
Non deve essere usato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.
In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco, il trattamento con il medicinale come sedativo della tosse dovrebbe essere somministrato con particolare cautela e solo dopo un'attenta valutazione del rischio-rischio/beneficio. Somministrare con cautela, e solo dopo un'attenta valutazione del rischio-beneficio, nei soggetti con alte rata funzionalità epatica o che stanno assumendo farmaci antidepressivi, come i farmaci inibitori delle MAO.
Lo sciroppo contiene metil-paraidrossibenzoato.
Può causare reazioni allergiche (anche ritardate). La dose massima giornaliera raccomandata contiene 34,72 g di maltitolo soluzione: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.
Il valore calorico del maltitolo è di 2,3 kcal/g. In caso di diabete e diete ipocaloriche i soggetti dovrebbero tenerne conto nel computo della dieta.
Esso può avere un lieve effetto lassativo.
E' sconsigliabile, durante la terapia, l'assunzione di alcool. E' sconsigliabile un trattamento prolungato oltre i 5-7 giorni.
Interazioni:
Il destrometorfano possiede deboli proprietà serotoninergiche.
Il destrometorfano può quindi portare a un aumento del rischio di tossicità serotoninergica (sindrome serotoninergica), specialmente se assunto insieme ad altri agenti serotoninergici, quali farmaci inibitori delle MAO o SSRI o antidepressivi tricicli.
Non usare contemporaneamente e nelle settimane successive a terapia con antidepressivi; il pre-trattamento o il trattamento concomitante con farmaci antidepressivi del tipo inibitori delle MAO può indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica con i seguenti sintomi caratteristici: iperattività neuromuscolare (tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidità di origine piramidale) , iperattività del sistema nervoso autonomo (diaforesi, febbre, tachi cardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (agitazione, eccitazione, confusione).
La somministrazione concomitante di farmaci con un effetto inibitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiolitici, o l'assunzione di alcool, possono portare ad effetti additivi.
La somministrazione concomitante di farmaci - in particolare: amiodarone, chinidina, fluoxetina, aloperidolo, paroxetina, pro pafenone, tioridazina, cimetidina e ritonavir -che inibiscono l'attività enzimatica della citocromo P450-2D6 nel fegato, e quindi, il metabolismo del destrometorfano può portare ad un aumento della concentrazione plasmatica del destrometorfano.
Anche se al momento non vengono più assunti, tali effetti possono verificarsi se questi medicinali sono stati assunti di recente.
Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con secretolitici, la riduzione del riflesso della tosse può portare ad un grave accumulo di muco.
Effetti indesiderati:
Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100, < 1/10; non comune >= 1/1.000, < 1/100; raro >= 1/10.000, < 1/1.000; molto raro < 1/10.000; non nota.
Disturbi del sistema immunitario. Non noti: reazioni di ipersensibilità compresa reazione anafilattica, angioedema, orticaria, prurito, rash e eritema.
Disturbi psichiatrici. Molto rari: allucinazioni, casi di abuso e dipendenza da destrometorfano.
Patologie del sistema nervoso. Comune: vertigini; molto raro: sonnolenza.
Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, disturbi gastrointestinali e riduzione dell'appetito.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: eruzione fissa da farmaci.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento.
Qualora si manifestino effetti indesiderati diversi da quelli sopra descritti, il paziente deve darne immediatamente comunicazione al proprio medico curante.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l 'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento:
I risultati degli studi epidemiologici su un campione limitato di popolazione non hanno indicato un aumento della frequenza delle malformazioni nei bambini che sono stati esposti a destrometorfano durante il periodo prenatale. Tuttavia, questi studi non documentano adeguatamente il periodo e la durata del trattamento con destrometorfano. Gli studi di tossicità riproduttiva sugli animali non indicano per il destrometorfano un potenziale rischio per l'uomo. Non deve essere usato durante i primi tre mesi di gravidanza; inoltre, poichè la somministrazione di alte dosi di destrometorfano, anche per brevi periodi, può causare depressione respiratoria nei neonati, nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e dopo un'attenta valutazione dei benefici e dei rischi.
Poichè non è nota l'escrezione del farmaco nel latte materno e non può essere escluso un effetto di depressione respiratoria sul neonato, il medicinale è controindicato durante l'allattamento.
Sulla base dell'esperienza non clinica disponibile, non sono stati riportati effetti sulla fertilità a seguito dell'uso di destrometorfano.
Formato:
Confezione da 20 pastiglie gommose.