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Efferalgan Compresse Effervescenti con Vitamina C
Efferalgan con Vitamina C in Compresse Effervescenti.
Efferalgan con Vitamina C in Compresse Effervescenti - Bugiardino
Cos'è Efferalgan con Vitamina C Compresse Effervescenti:
Efferalgan con Vitamina C (330mg paracetamolo + 200 mg vitamina c) in Compresse Effervescenti è un farmaco da banco analgesico e antipiretico utile nel trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili negli adulti e nei bambini.
Cosa contiene Efferalgan con Vitamina C Compresse Effervescenti:
Principio attivo:
Paracetamolo e acido ascorbico.
Eccipienti:
Sodio bicarbonato, potassio bicarbonato, sorbitolo, acido citrico, sodio benzoato, sodio docusato, povidone.
Indicazioni terapeutiche:
Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili negli adulti e nei bambini.
Trattamento sintomatico del dolore artrosico.
Controindicazioni:
Ipersensibilità al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precursore del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia:
Modo di somministrazione: uso orale.
Sciogliere completamente la compressa in un bicchiere d'acqua e bere immediatamente.
A causa della presenza di vitamina C, evitare di assumere il medicinale alla fine della giornata.
Il farmaco è riservato ad adulti e bambini di peso corporeo uguale o superiore ai 26 kg (circa 8 anni o più).
Nei bambini devono essere rispettati gli schemi posologici in base al peso corporeo e quindi è necessario scegliere una formulazione adatta.
La corrispondenza tra età e peso è solo orientativa.
Bambini di peso corporeo compreso tra 26 kg e 30 kg (età compresa tra 8 e 10 anni circa): il dosaggio è di 1 compressa effervescente ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 5 compresse effervescenti al giorno.
Bambini di peso corporeo compreso tra 31 kg e 40 kg (età compresa tra 10 e 13 anni circa): il dosaggio è di 1-2 compresse effervescenti ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 6 compresse effervescenti al giorno.
Adolescenti di peso corporeo compreso tra 41 kg e 50 kg (età compresa tra 12 e 15 anni circa): il dosaggio è di 1-2 compresse effervescenti ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 7 compresse effervescenti al giorno.
Adulti e adolescenti di peso corporeo superiore ai 50 kg (circa 15 anni o più): il dosaggio è di 1 o 2 compresse effervescenti ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di 4 ore, senza superare le 9 compresse effervescenti al giorno.
Bisogna sempre rispettare un intervallo di almeno 4 ore tra le somministrazioni.
>>Frequenza della somministrazione.
Somministrazioni regolari evitano l'oscillazione dei livelli del dolore o della febbre: nei bambini, l'intervallo tra le somministrazioni deve essere regolare, sia di giorno che di notte, e deve essere preferibilmente di almeno 6 ore; negli adulti e negli adolescenti, bisogna sempre rispettare un intervallo di almeno 4 ore tra le somministrazioni.
Insufficienza renale: in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), l'intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 8 ore.
Dosaggio massimo raccomandato: negli adulti e adolescenti di peso corporeo superiore ai 40 kg, il do saggio totale di paracetamolo non deve superare i 3 g/die.
Conservazione:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Conservare nella confezione originale.
Tenere il contenitore ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidità.
Avvertenze:
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata
(compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento
concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitica.
Non somministrare durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle
monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto.
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in soggetti con insufficienza renale (clearance della
creatinina <= 30 ml/min).
Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool (3 o più bevande alcoliche al
giorno), anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia.
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsi si altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poichè se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue.
In caso di uso protratto è consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica.
In caso di reazioni allergiche si deve sospendere la somministrazione.
Evitare la somministrazione nei bambini di età inferiore a 8 anni, salvo diverso parere del medico.
Questo medicinale contiene: 330 mg di sodio (pari a 14 mEq) per compressa.
Interazioni:
Il paracetamolo può aumentare la possibilità che si verifichino effetti indesiderati se somministrato
contemporaneamente ad altri farmaci.
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo
dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasiperossidasi).
Nel corso di terapie con anticoagulanti si consiglia di ridurre le dosi.
Farmaci induttori delle monoossigenasi: usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi e patiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (es. rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
Fenitoina: la somministrazione concomita nte di fenitoina può risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo ed in un aumentato rischio di epatotossicità.
I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo.
I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epatotossicità.
Probenecid: questo causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico.
Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato
contemporaneamente al probenecid.
Salicilamide: può prolunga re l'emivita di eliminazione (t 1/2) del paracetamolo.
Effetti indesiderati:
Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema
multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio rash cutanei con eritema od orticaria,
angioedema, edema della laringe, shock anafilattico.
Inoltre, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi,
alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite
interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.
Post-marketing: la frequenza delle reazioni avverse riportate di seguito non è nota.
Alterazioni del sangue e sistema linfatico: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia.
Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: diarrea, dolore addominale.
Alterazioni del sistema epatobiliare: aumento degli enzimi epatici.
Alterazioni del sistema immunitario: shock anafilattico, edema di Quincke, reazioni di ipersensibilità.
Indagini diagnostiche: diminuzione dei valori dell'INR, aumento dei valori dell'INR.
Alterazioni della cute e del tessuto sotto cutaneo: orticaria, eritema, rash.
Alterazioni del sistema vascolare: ipotensione (come sintomo di anafilassi).
In caso di iperdosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile.
Gravidanza e allattamento:
L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento è limitata.
I dati epidemiologici sull'uso di dosi terapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti
indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o nei neonati. Studi riproduttivi con paracetamolo non hanno evidenziato alcuna malformazione o effetti fetotossici. Il paracetamolo deve, comunque, essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Nelle pazienti in gravidanza, la posologia raccomandata e la durata del trattamento devono essere strettamente osservati. Allattamento: il paracetamolo è escreto in piccole quantità nel latte materno. E' stato riportato rash nei bambini al lattati al seno. Tuttavia, la somministrazione di paracetamolo è considerata compatibile con l'allattamento al seno. Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle donne che allattano.
Formato:
Confezione da 20 compresse effervescenti.