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Pevaryl Crema - Tubo 30 g
Pevaryl Crema è utile nel trattamento delle micosi cutanee.
Pevaryl Crema 1% Econazolo Nitrato - Bugiardino
Cos'è Pevaryl Crema:
Pevaryl Crema 1% Econazolo Nitrato è un farmaco da banco utile nel trattamento delle micosi cutanee.
Cosa contiene Pevaryl Crema:
Principio attivo: Econazolo nitrato.
Eccipienti: miscela di esteri dell'acido stearico con glicoli; miscela di acidi grassi con glicole polietilenico; olio di vaselina; butilidrossianisolo; profumo n.4074; acido benzoico; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche:
Indicato nella terapia di micosi cutanee causate da dermatofiti, lieviti e muffe; infezioni cutanee sostenute da batteri Gram-positivi: streptococchi e stafilococchi; otite esterna micotica, micosi del condotto uditivo (limitatamente alla forma emulsione cutanea); onicomicosi; Pityriasis Versicolor.
Controindicazioni:
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.
Posologia:
Applicare mattina e sera, nelle zone cutanee infette, con un leggero massaggio, fino a totale scomparsa della micosi (1-3 settimane).
Si consiglia di proseguire l'applicazione per qualche giorno dopo la scomparsa della micosi. Gli spazi intertriginosi (per es. spazi interdigitali del piede, pieghe dei glutei) allo stadio umido dovrebbero essere detersi con garze prima dell'applicazione.
Nel trattamento delle onicomicosi si raccomanda un bendaggio occlusivo.
Nel trattamento delle otomicosi (solo se non è presente alcuna lesione del timpano) instillare 12 volte al giorno 1-2 gocce di emulsione cutanea, oppure inserire una striscia di garza imbevuta con la stessa nel condotto uditivo esterno.
La polvere cutanea devono essere usati come terapia complementare della crema e spray cutaneo soluzione alcolica.
Nel caso di intertrigine può risultare sufficiente l'uso della polvere cutanea.
Soluzione cutanea non alcolica: cospargere, per tre sere consecutive, tutto il corpo umido ponendo il prodotto su una spugna; non risciacquare.
Il farmaco svolge la sua azione durante la notte e va rimosso con lavaggio il mattino seguente.
Se dopo 15 giorni dal termine delle applicazioni la Pityriasis Versicolor non risultasse debellata, ripetere il trattamento.
Per evitare ricadute si raccomanda di eseguire il trattamento ancora dopo 1 e 3 mesi.
L'impiego regolare e secondo le prescrizioni è di importanza decisiva per la guarigione.
Conservazione:
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.
Avvertenze:
Tutte le forme farmaceutiche sono indicate solo per uso esterno.
Non è per uso oftalmico o orale.
In caso di reazione di sensibilizzazione o irritazione, interrompere l'uso del prodotto.
Econazolo nitrato polvere contiene talco.
Evitarne l'inalazione per prevenire irritazione delle vie aeree, soprattutto nei bambini e nei neonati.
L'applicazione d elle forme spray deve essere fatta evitando di inalare il prodotto e di farne un uso eccessivo ed improprio.
Contiene butilidrossianisolo.
Può causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto) o irritazione degli occhi e delle mucose.
Contiene acido benzoico.
Lievemente irritante per la cute, gli occhi e le mucose.
Contiene glicole propilenico.
Può causare irritazione cutanea.
Interazioni:
Econazolo è un noto inibitore dei citocromi CYP3A4 e CYP2C9.
Nonostante la limitata disponibilità sistemica del prodotto dopo l'applicazione vaginale possono verificarsi interazioni clinicamente rilevanti che sono state riportate in pazienti in terapia con anticoagulanti orali, come ad esempio warfarin e acenocumarolo.
Nei pazienti che assumono anticoagulanti orali come warfarin o acenocumarolo occorre usare cautela e l'INR dev e essere monitorato più frequentemente.
Un aggiustamento del dosaggio del farmaco anticoagulante orale può essere necessario durante il trattamento con econazolo e dopo la sua interruzione.
Effetti indesiderati:
Sulla base dei dati di sicurezza raccolti da questi studi clinici, le reazioni avverse da farmaci (Adverse Drug Reactions, ADRs) più comune mente riportate (incidenza >= 1%), sono state (con incidenza%): prurito (1,2%) e sensazione di bruciore della cute (1,2%) L'elenco qui di seguito riporta le ADRs delle formulazioni ginecologiche del farmaco, derivanti sia da studi clinici sia dall'esperienza post-marketing, incluse le reazioni avverse già riportate sopra.
Le frequenze sono riportate in accordo alla seguente convenzione: molto comune (1/10); comune ( 1/100, <1/10); non comune (1/1.000, <1/100); rara (1/10.000, <1/1.000) ; molto rara (<1/10.000), non nota.
Disturbi del sistema Immunitario. Non nota: ipersensibilità.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, sensazione di bruciore della cute; non comune: eritema; non nota: angioedema, dermatite da contatto, rash, orticaria, vescicolazione, esfoliazione della cute.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore; non comune: malessere, gonfiore.
L'uso di prodotti per uso topico, specie se protratto, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
In caso di reazioni di ipersensibilità è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento:
Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva.
Il rischio nell'uomo non è noto.
Nell'uomo, dopo applicazione topica su cute intatta, l'assorbimento sistemico di econazolo è scarso (< 10%).
Non vi sono studi adeguati e controllati, nè dati epidemiologici, sugli effetti indesiderati derivanti dall'utilizzo in gravidanza.
A causa dell' assorbimento sistemico, non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza a meno che il medico non lo consideri necessario per la salute della paziente.
Può essere usato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza se il potenziale beneficio per la madre supera i possibili rischi per il feto.
Dopo somministrazione orale di econazolo nitrato nelle ratte durante l'allattamento, econazolo e/o i suoi metaboliti sono stati escreti nel latte materno e rilevati nei piccoli.
Non è noto se la somministrazione cutanea del medicinale possa provocare un assorbimento sistemico di econazolo sufficiente a produrre concentrazioni rilevabili dello stesso nel latte materno umano.
Deve essere usata cautela quando viene somministrato alle donne durante l'allattament
o. I risultati derivanti dagli studi sulla riproduzione con dotti negli animali non hanno mostrato effetti sulla fertilità.
Formato:
Tubo da 30 g.