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Maalox Sospensione Orale - 250 ml
Maalox Sospensione Orale è un farmaco di automedicazione utile per il trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidità dello stomaco occasionali.
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Cos'è Maalox Sospensione Orale:
Maalox Sospensione Orale è un farmaco da banco in sospensione orale utile per il trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidità dello stomaco occasionali.
Cosa contiene Maalox Sospensione Orale:
100 ml di sospensione orale:
Principi Attivi: magnesio idrossido; alluminio idrossido; equivalente ad alluminio ossido.
Eccipienti: Acido cloridrico (10%), acido citrico (monoidrato), menta essenza, mannitolo (E421), domifene bromuro, saccarina sodica, sorbitolo liquido al 70% non cristallizabile (E420), idrogeno perossido soluzione 30% e acqua depurata.
Indicazioni:
Trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidità dello stomaco occasionali.
Controindicazioni / Effetti Secondari:
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti affetti da porfiria; forme gravi di insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 mL/min); generalmente controindicato in età pediatrica; stato di cachessia.
Posologia:
Ingerire da 2 a 4 cucchiaini 4 volte al giorno, 20-60 minuti dopo i pasti e prima di coricarsi.
Non superare la dose massima indicata di 16 cucchiaini.
Popolazione pediatrica: il prodotto è controindicato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.
Modo di somministrazione: per uso orale.
Agitare bene prima dell'uso.
Conservazione:
Non conservare a temperatura inferiore a 4°C. Tenere il flacone ben chiuso.
Avvertenze:
L'alluminio idrossido può causare stitichezza e un sovradosaggio di sali di magnesio può causare ipomobilità dell'intestino; alte dosi di questo medicinale possono causare o aggravare l'ostruzione intestinale e dell'ileo nei pazienti a più alto rischio, come quelli con compromissione renale, con stipsi di base, con alterazione della motilità intestinale, in bambini (da 0 a 24 mesi), o anziani.
L'alluminio idrossido non è ben assorbito dal tratto gastrointestinale, e gli effetti sistemici sono quindi rari in pazienti con una normale funzionalità renale.
Tuttavia, dosi eccessive o uso a lungo termine, o anche dosi normali in pazienti con diete povere di fosforo o in bambini ( da 0 a 24 mesi), possono portare ad eliminazione del fosfato (a causa di un legame alluminio-fosfato) accompagnata da un aumento del riassorbimento osseo e ipercalciuria con rischio di osteomalacia.
Si consiglia un consulto medico nel caso di un uso a lungo termine o in pazienti a rischio di ipofosfatemia.
Nei pazienti con compromissione renale i livelli plasmatici di alluminio e magnesio tendono ad aumentare causando rispettivamente iperalluminemia e ipermagnesiemia.
In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di sali di alluminio e magnesio possono condurre a encefalopatie, demenza, anemia microcitica o al peggioramento di osteomalacia da dialisi.
In presenza di forme lievi e moderate di insufficienza renale si consiglia di assumere il prodotto sotto il controllo del medico. In questi pazienti deve essere evitato l'uso prolungato del medicinale.
L'alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi.
Il prodotto, per la sua composizione, non ha tendenza a modificare il comportamento dell'alvo.
Tuttavia, in alcuni soggetti particolarmente sensibili e per dosaggi elevati, è possibile il verificarsi di un'accellerazione del transito intestinale.
La soluzione orale contiene paraidrossibenzoati e sorbitolo.
Interazioni:
Poichè i sali di Al e Mg riducono l'assorbimento gastroenterico delle tetracicline, si raccomanda di evitare l'assunzione del medicinale durante la terapia tetraciclinica per via orale.
L'uso di antiacidi contenenti alluminio può ridurre l'assorbimento di farmaci come gli H2-antagonisti, atenololo, cefdinir, cefpodoxime, clorochina, tetracicline, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etanbutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, ketoconazolo, levotiroxina, lincosamidi, metoprololo, neurolettici fenotiazinici, penicillamine, propranololo, rosuvastatina, sali di ferro.
Polistirene sulfonato (Kayexalate): si raccomada cautela quando il medicinale è assunto insieme a pilistirene sulfonato (Kayexalate) a causa del rischio potenziale di ridotta efficacia della resina nel legare il potassio, di alcalosi metabolica in pazienti con compromissione renale (segnalato con idrossido di alluminio e idrossido di magnesio), e di ostruzione intestinale (segnalato con idrossido di alluminio).
Idrossido di alluminio e citrati possono provocare iperalluminemia, specialmente nei pazienti con compromissione renale.
Lasciar trascorrere almeno 2 ore (4 per i fluorochinoloni), prima di assumere il medicinale per evitare l'interazione con altri farmaci.
L'uso contemporaneo di chinidina può determinare l'aumento dei livelli di chinidina nel siero e portare a sovradosaggio di chinidina.
L'utilizzo contemporaneo di alluminio idrossido e citrati può portare ad un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale.
Effetti Indesiderati:
Frequenze effetti indesiderati: comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota.
Disturbi del sistema immunitario.
Non nota: angioedema, reazioni anafilattiche, reazioni di ipersensibilità, orticaria, prurito.
Disturbi gastrointestinali.
Non comuni: diarrea o stipsi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Non nota: ipermagnesiemia, iperalluminemia, ipofosfatemia, durante l'uso prolungato o ad alte dosi o anche a dosi normali del medicinale in pazienti con diete povere di fosforo o in bambini (da 0 a 24 mesi), che può causare un aumento del riassorbimento osseo, ipercalciuria, osteomalacia.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e Allattamento:
Il medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
In seguito al limitato assorbimento materno quando assunto secondo il regime posologico indicato, l'alluminio idrossido e le sue combinazioni con sali di magnesio sono considerati compatibili con l'allattamento.
Formato:
Flacone da 250 ml.