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Froben Dolore e Infiammazione - 20 Bustine

Froben Dolore e Infiammazione è utile nel trattamento sintomatico del dolore acuto da lieve a moderato.

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Froben Dolore e Infiammazione in Bustine - Bugiardino

Cos'è Froben Dolore e Infiammazione:

Froben Dolore e Infiammazione è un farmaco utile nel trattamento sintomatico del dolore acuto da lieve a moderato.

Cosa contiene Froben Dolore e Infiammazione:

Principio attivo: Ibuprofene 400 mg.
Eccipienti: Sodio carbonato anidro, Croscarmellosio sodico, Acido malico, Cellulosa microcristallina, Saccarina sodica, Sodio bicarbonato, Saccarosio, Povidone, Aroma arancia, Sodio laurilsolfato.

Indicazioni:

Trattamento sintomatico del dolore acuto da lieve a moderato, come ad esempio mal di testa e mal di denti, dismenorrea primaria, febbre.

Controindicazioni:

Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Fase attiva o anamnesi di ulcera peptica ricorrente/emorragie (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Anamnesi di emorragia gastrointestinale o perforazione correlata a precedenti trattamenti con FANS.
Ibuprofene non deve essere utilizzato da pazienti che hanno precedentemente manifestato reazioni di ipersensibilità (quali broncospasmo, asma, orticaria, angioedema o rinite) dopo aver assunto ibuprofene, acido acetilsalicilico o altri FANS.
Grave insufficienza epatica.
Grave insufficienza cardiaca o cardiopatia coronarica.
Grave insufficienza renale (filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min).
Disturbi che comportano un aumento della tendenza al sanguinamento.
Grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente apporto di liquidi).
Terzo trimestre di gravidanza.

Posologia:

Per uso orale e da assumere solo per un breve periodo.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati utilizzando la minima dose efficace, per il più breve periodo di tempo necessario a controllare i sintomi.
Il paziente deve consultare il medico se i sintomi persistono o peggiorano, o se il trattamento è necessario per un periodo superiore a 3 giorni.
Per adulti e adolescenti (di età superiore a 12 anni).
Adulti e adolescenti ≥40 kg: 400 mg di ibuprofene somministrati in dose singola o fino a 3 volte al giorno ad intervalli di 4-6 ore. La dose totale non deve superare i 1.200 mg di ibuprofene nell’arco delle 24 ore.
Popolazione pediatrica: Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente non è adatto per bambini di età inferiore ai 12 anni.
Si raccomanda ai pazienti con sensibilità gastrica di assumere Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente con il cibo. Se assunto subito dopo aver mangiato, l’inizio dell’azione di Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente può essere ritardata. In questo caso, non superare le dosi di Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente consigliate o finchè il corretto intervallo per risomministrare la dose è passato.
Danno renale: Nei pazienti con ridotta funzionalità renale da lieve a moderata non è necessaria la riduzione della dose.
Compromissione epatica: Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata non è necessaria la riduzione della dose.
Il granulato effervescente deve essere miscelato con acqua per ottenere una bevanda frizzante al gusto di arancia. Svuotare il contenuto di una bustina in circa 125 ml di acqua, mescolare e bere non appena l'effervescenza diminuisce. Il contenuto della bustina non può essere diviso tra in dosi, e deve essere utilizzato l'intero contenuto della bustina. Con Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente può essere avvertita una sensazione transitoria di bruciore in bocca o in gola; assicurarsi che i granuli vengano dissolti in abbondante acqua.
Per somministrazione orale.

Avvertenze:

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la minima dose efficace per il minor tempo necessario per ottenere il controllo dei sintomi.
È necessario procedere con cautela nei pazienti con condizioni particolari, che possono essere aggravate:
• Lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connettivo – aumento del rischio di meningite asettica.
• Patologie gastrointestinali e malattie intestinali infiammatorie croniche (colite ulcerosa, morbo di Crohn).
• Danno renale.
• Disfunzione epatica.
• Subito dopo chirurgia maggiore.
• Nei pazienti con ipertensione e/o compromissione cardiaca, in quanto la funzionalità renale può peggiorare.
• In pazienti che hanno precedentemente manifestato ipersensibilità o reazioni allergiche ad altre sostanze, in quanto potrebbero essere esposti a un aumentato rischio di reazioni di ipersensibilità con Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente.
• Nei pazienti che soffrono di febbre da fieno, polipi nasali o patologie respiratorie cronico ostruttive siccome sono esposti a un aumentato rischio di reazioni allergiche. Queste possono presentarsi sotto forma di attacchi d'asma (la cosiddetta asma da analgesici), di edema di Quincke o di orticaria.
Come altri FANS, l'ibuprofene può mascherare i segni di infezione.
Vi sono evidenze che i farmaci che inibiscono la ciclossigenasi/sintesi delle prostaglandine possono causare compromissione della fertilità femminile a seguito di un effetto sull'ovulazione. Questo evento è però reversibile con la sospensione del trattamento.
L'uso concomitante di ibuprofene e altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2 deve essere evitato a causa dei potenziali effetti comulativi.
Froben Dolore e Infiammazione 400 mg Granulato Effervescente contiene 50 mg di sodio. Questo deve essere preso in considerazione dai pazienti che seguono una dieta iposodica.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio o insufficienza di saccarasiisomaltasi non devono assumere questo medicinale.
Anziani
I pazienti anziani sono soggetti a un aumento della frequenza delle reazioni avverse ai FANS, specialmente sanguinamento e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali.
Effetti cardiovascolari
Si richiede cautela (discutere con il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, perché in associazione alla terapia con FANS sono state segnalate ritenzione idrica ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specie ad alte dosi (2.400 mg al giorno) e per trattamenti a lungo termine può essere associato a un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio, infarto miocardico o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non indicano che basse dosi di ibuprofene (ad es. ≤1.200 mg al giorno) siano associate a un aumento del rischio di infarto miocardico. I pazienti che soffrono di ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o vascuolopatie cerebrali devono essere trattati con ibuprofene dopo un’attenta valutazione. Un’analoga cautela è necessaria anche prima di iniziare il trattamento a lungo termine in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolare (ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Sanguinamento, ulcerazione e perforazione gastrointestinale
Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento durante la terapia, con o senza sintomi di preavviso o anamnesi di gravi eventi gastrointestinali, sono state segnalate sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali. Nei pazienti con anamnesi di ulcera, soprattutto se complicata da sanguinamento o perforazione, e negli anziani il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale è maggiore con l’aumento delle dosi di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. È opportuno considerare la somministrazione in associazione con farmaci protettivi (ad es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) ciò deve essere considerato sia per questi pazienti che per i pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. I pazienti con anamnesi di tossicità gastrointestinale, in particolare i pazienti anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale inusuale (soprattutto sanguinamento gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. È necessaria cautela nel trattamento di pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o farmaci antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico. Se si verifica sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono ibuprofene, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con anamnesi di patologia gastrointestinale ad esempio colite ulcerosa, morbo di Crohn, poiché tali condizioni possono essere esacerbate.
Effetti renali
Si richiede cautela nei pazienti disidratati, specialmente nei bambini e negli anziani. Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di danno renale. In generale, l’assunzione abituale di analgesici, in particolare l’associazione di diverse sostanze analgesiche, può provocare danno renale permanente con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Questo rischio può essere aumentato in caso di stress fisico associato a perdita di sali e disidratazione. Pertanto, deve essere evitato.
Patologie respiratorie
Occorre cautela se l'ibuprofene viene somministrato a pazienti con anamnesi pregressa o concomitante di asma bronchiale, poiché è stato segnalato che i FANS accelerano il broncospasmo in questi pazienti.
Effetti dermatologici
Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, come dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state segnalate molto raramente in associazione con l’uso di FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio di queste reazioni, infatti l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. La somministrazione di ibuprofene deve essere sospeso alla prima comparsa di esantema della cute, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Eccezionalmente, la varicella può essere all'origine di complicazioni infettive gravi della cute e dei tessuti molli. Ad oggi, non può essere escluso un fattivo ruolo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni. Perciò è consigliabile evitare l'uso di Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente in caso di varicella.
Precauzioni generali
In rari casi sono state osservate gravi reazioni acute di ipersensibilità (ad es. shock anafilattico). La terapia deve essere sospesa ai primi segni di una reazione di ipersensibilità dopo assunzione/somministrazione di Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente. Le procedure mediche,adeguate alla sintomatologia, devono essere eseguite da personale specializzato. L’ibuprofene, il principio attivo di Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente, può inibire temporaneamente la funzione delle piastrine (aggregazione piastrinica). Pertanto, i pazienti con disturbi della coagulazione devono essere attentamente monitorati. Se il medico considera necessaria la terapia a lungo termine con Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente, si devono eseguire controlli regolari dei valori epatici, della funzione renale e del conteggio delle cellule ematiche. Durante l’uso prolungato di analgesici si può presentare cefalea, che non deve essere trattata con dosi più elevate del medicinale. In seguito a consumo concomitante di alcool, gli effetti indesiderati correlati al principio attivo, specialmente quelli che riguardano il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale, possono aumentare durante l’uso di FANS.

Interazioni:

È necessaria cautela nei pazienti che assumono contemporaneamente uno qualsiasi dei seguenti medicinali, poiché sono state riferite interazioni in alcuni pazienti:
Diuretici, ACE inibitori, betabloccanti e antagonisti dell’angiotensina II I FANS possono ridurre l’effetto di questi farmaci. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicità dei FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore, di un beta-bloccante o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono la cicloossigenasi può avere come conseguenza un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa insufficienza renale acuta, che è generalmente reversibile. Pertanto, l’associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e successivamente con cadenza regolare.
Digossina I FANS possono esacerbare l'insufficienza cardiaca, ridurre la velocità di filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci (ad es. digossina). L'uso concomitante di Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente con preparazioni a base di digossina può aumentare i livelli sierici di questi prodotti medicinali. In caso di trattamento superiore a 4 giorni occorre prendere in considerazione il monitoraggio della digossina sierica.
Litio L'uso concomitante con preparazioni a base di litio può aumentare i livelli sierici di questi prodotti medicinali. In caso di trattamento superiore a 4 giorni occorre prendere in considerazione il monitoraggio della digossina sierica.
Metotrexato La somministrazione entro 24 ore prima o dopo la somministrazione di metotrexato può determinare una concentrazione elevata del metotrexato e un aumento dei suoi effetti tossici.
Ciclosporina Il rischio di danno renale determinato dalla ciclosporina viene aumentato dalla somministrazione concomitante di determinati FANS. Questo effetto non può essere escluso neanche per l'associazione di ciclosporina con ibuprofene.
Mifepristone A causa delle proprietà anti-prostaglandiniche dei FANS, compreso l'acido acetilsalicilico, può teoreticamente determinarsi una diminuzione dell'efficacia del medicinale. L'evidenza limitata suggerisce che la co-somministrazione di FANS nel giorno di somministrazione delle prostaglandine non influenza negativamente gli effetti di mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sulla contrattilità uterina e non riduce l'efficacia clinica del medicinale sull'interruzione di gravidanza.
Corticosteroidi Deve essere usato con cautela in associazione ai corticosteroidi, poiché possono aumentare il rischio di reazioni avverse, specialmente del tratto gastrointestinale (ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale).
Anticoagulanti I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin.
Acido acetilsalicilico (a basse dosi) Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene può inibire l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Tuttavia, le limitazioni di questi dati e le incertezze riguardanti l'estrapolazione di dati ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre conclusioni certe per l'uso regolare di ibuprofene, e nessun effetto clinico rilevante viene considerato probabile in seguito a uso occasionale di ibuprofene.
Sulfaniluree Sono stati segnalati rari casi di ipoglicemia in pazienti in trattamento con sulfaniluree che assumevano ibuprofene. In caso di trattamento concomitante, si raccomanda, a titolo precauzionale, il monitoraggio della glicemia.
Zidovudina Aumento del rischio di tossicità ematica in caso di co-somministrazione con FANS. C'è evidenza di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emofiliaci affetti da HIV in trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Altri FANS, compresi i salicilati e gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2 La somministrazione contemporanea di diversi FANS può aumentare il rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinali, per un effetto sinergico. L'uso concomitante di ibuprofene con altri FANS deve dunque essere evitato.
Aminoglicosidi I FANS possono diminuire l'escrezione degli aminoglicosidi.
Colestiramina La concomitante somministrazione di ibuprofene e colestiramina può ridurre l'assorbimento dell'ibuprofene a livello del tratto gastrointestinale. Comunque la rilevanza clinica di tale interazione non è nota.
Tacrolimus Il rischio di nefrotossicità aumenta se i due farmaci vengono co-somministrati.
Agenti antiaggreganti Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Estratti vegetali Ginkgo Biloba può aumentare il rischio di sanguinamento in associazione con i FANS.
Antibiotici chinolonici Dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato con gli antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni.
Inibitori del CYP2C9 La somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 può aumentare l'esposizione all'ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si è osservata un'aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da circa l'80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano in concomitanza forti inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo.
Fenitoina L'uso concomitante con preparazioni a base di fenitoina può aumentare i livelli sierici di questi medicinali. Un corretto uso dei farmaci citati (somministrati per un periodo massimo di 4 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di fenitoina.
Probenecid e sulfinpirazone I medicinali che contengono probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l’escrezione di ibuprofene.
Diuretici risparmiatori di potassio La somministrazione concomitante con diuretici risparmiatori di potassio può portare a iperpotassiemia (si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico).

Effetti indesiderati:

Gli effetti indesiderati più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, anche letale, in particolare negli anziani). Dopo la somministrazione sono stati segnalati nausea, vomito diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione della colite e del morbo di Crohn. Meno frequentemente si è osservata gastrite.
Ipersensibilità: in seguito a trattamento con FANS sono state riportate reazioni di ipersensibilità. Queste possono comprendere (a) reazioni allergiche non specifiche e anafilassi; (b) reazioni a carico delle vie respiratorie incluse asma, asma aggravata, broncospasmo o dispnea; o (c) alterazioni varie della cute, incluse irritazioni di vario tipo, prurito, orticaria, porpora, angioedema e, più raramente, dermatosi esfoliative e bollose (inclusi la sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi tossica epidermica e l'eritema multiforme).
Gli effetti indesiderati minimi collegati all'ibuprofene sono elencati per convenzione MeDRA sulla frequenza e per sistemi e organi. Sono utilizzati i seguenti gruppi di frequenza: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni e infestazioni. Non comune: Rinite. Molto raro: Meningite asettica.
Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: Leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica. I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil-influenzali, grave esaurimento, sanguinamento inspiegato e contusioni.
Disturbi del sistema immunitario. Non comune: Ipersensibilità. Molto raro: Gravi reazioni di ipersensibilità. I sintomi possono comprendere: tumefazione della faccia, rigonfiamento della lingua, gonfiore della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave).
Disturbi psichiatrici. Non comune: Insonnia, ansia. Raro: Depressione, stato confusionale
Patologie del sistema nervoso. Comune: Capogiro. Non comune: Cefalea, parestesia, sonnolenza. Raro: Neurite ottica.
Patologie dell'occhio. Non comune: Compromissione della visione. Raro: Neuropatia ottica tossica.
Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: Udito compromesso. Raro: Tinnito, vertigini.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: Asma, broncospasmo, dispnea
Patologie gastrointestinali. Comune: Dispepsia, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale, flatulenza, stipsi, melena, ematemesi, emorragia gastrointestinale. Non comune: Gastrite, ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcerazione della bocca, perforazione gastrointestinale. Molto raro: Pancreatite. Non noto: Colite e morbo di Crohn.
Patologie epatobiliari. Non comune: Epatite, ittero, funzione epatica anormale. Raro: Lesione epatica. Molto raro: Insufficienza epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: Eruzione cutanea, orticaria, prurito, porpora, reazione di fotosensibilità. Molto raro: Dermatosi bollose, comprese sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica ed eritema multiforme.
Patologie renali e urinarie. Molto raro: Nefrite tubulointerstiziale, sindrome nefrotica e insufficienza renale
Insufficienza renale acuta, necrosi papillare (specialmente in caso di uso a lungo termine) associata a un aumento dell'urea sierica.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: Astenia. Raro: Edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specie ad alte dosi e per trattamenti a lungo termine) può essere associato a un piccolo aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio, infarto miocardico o ictus).
In relazione al trattamento con FANS sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca nonché esacerbazione della colite ulcerativa e del morbo di Crohn.
Con Froben Dolore e Infiammazione Granulato Effervescente può essere avvertita una sensazione di bruciore transitorio in bocca o in gola.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione .

Gravidanza e allattamento:

Gravidanza
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embriofetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nella gravidanza iniziale. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha dimostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post-impianto e di mortalità embrio/fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato segnalato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, ibuprofene non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Qualora ibuprofene sia utilizzato da una donna che intende iniziare una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamento dovrà essere il più breve possibile e la dose la più bassa possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
− tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
− disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligoidroamnios.
La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, può:
− Prolungare il tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse;
− inibizione delle contrazioni uterine che determina un ritardo o un prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, l'ibuprofene è controindicato durante l’ultimo trimestre di gravidanza.
Allattamento
L'ibuprofene viene escreto nel latte materno, ma a dosi terapeutiche per un trattamento a breve termine il rischio di effetti sul lattante sembra essere improbabile. Se, tuttavia, viene prescritto un trattamento prolungato, si deve valutare la possibilità di uno svezzamento precoce.

Formato:

Confezione da 20 bustine.

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