Speciale vacanze 2021: Green Pass e tamponi, quando servono?
Dopo più di anno di incertezze, chiusure, lockdown, paure ed ansie si inizia a respirare un pò di libertà. Complice l’arrivo della bella stagione ognuno di noi ha timidamente iniziato a pensare alle vacanze estive, ma ci si domanda: si potrà viaggiare? È necessario il Green Pass o basta un tampone? Scopriamo insieme tutti gli adempimenti necessari per poter viaggiare in estate nel 2021!
L’estate è alle porte e le vacanze si avvicinano a grandi passi e gli italiani si trovano a preparare insieme alle valigie anche gli adempimenti necessari per la partenza! Ultimamente in tv e sui social non si parla di altro: green pass, tamponi e tamponi rapidi sono al centro delle disquisizioni riguardanti le vacanze estive 2021!
Ma il Green Pass serve sempre per viaggiare oppure basta il tampone? Quali sono le regole per andare all’estero? Come si ottiene il Green Pass?
Green Pass: cos’è e come si ottiene?
Sul Green Pass c’è moltissima confusione, il certificato verde viene infatti confuso molto spesso con il passaporto vaccinale ma non è così. Il Certificato Verde è infatti considerato necessario per viaggiare in Italia spostandosi in regioni arancioni o rosse, ma anche per recarsi all’estero
Cos’è il Green Pass?
Il Green Pass è un documento che attesta uno dei seguenti stati:
- avvenuta vaccinazione contro il COVID-19
- referto di un tampone molecolare o antigenico rapido per il COVID-19 che riporti esito “NEGATIVO” e che sia stato eseguito nell’arco delle 48h antecedenti
- guarigione dall’infezione da COVID-19
Green Pass: come richiederlo?
Il Green Pass viene rilasciato secondo diverse modalità a secondo della situazione in cui ci troviamo (guarigione dell’infezione da COVID-19, avvenuta vaccinazione o esito negativo del tampone).
Green Pass per avvenuta vaccinazione
La certificazione dell’avvenuta vaccinazione rilasciata dalla Regione o dall’ASL competente è considerata a tutti gli effetti una Green Pass COVID-19. Tale certificazione viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o del servizio sanitario regionale di competenza.
Cosa fare se non ci è stato rilasciato nulla? O se si è completato il ciclo di vaccinazione prima della data di entrata in vigore del Decreto Legge Riaperture?
La certificazione può essere richiesta alla struttura sanitaria che ha erogato la vaccinazione, inoltre tale certificazione sarà disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico del soggetto interessato.
Green Pass per fine malattia da COVID-19
Se a fine malattia da COVID-19 siete entrati in possesso di un certificato di fine isolamento o avete il referto di un tampone antigenico negativo effettuato presso i centri autorizzati anche questi possono essere validi come Green Pass. Il certificato di avvenuta guarigione o di fine isolamento rilasciati dalla struttura ospedaliera in cui è avvenuto l’eventuale ricovero, dall’Asl o dai medici di medicina generale è assolutamente valida come certificato verde.
Green Pass da esito di tampone NEGATIVO
Il referto del tampone molecolare o antigenico rapido eseguito in strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate o accreditate, nelle farmacie o presso i medici di medicina generale o i pediatri che erogano tali test è considerato a tutti gli effetti un Green Pass. La validità del referto come certificazione verde è di 48h dal prelievo.
Piccolissima precisazione, sono validi solamente gli esiti da tampone molecolare e da tampone antigenico rapido, l’esito positivo del test sierologico attualmente non è valido come Green Pass.
Green Pass e Vaccino: è vero che la prima dose è sufficiente?
La risposta è SI. Il Decreto Legge 65/2021 entrato in vigore il 18 maggio introduce questa importante novità: il Green Pass viene rilasciato anche contestualmente alla somministrazione della prima dose del vaccino ed ha validità dal 15esimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per la somministrazione della seconda dose a completamento del ciclo vaccinale.
Quanto dura il Green Pass?
Anche in questo caso la durata non potrà essere la stessa per tutte le tipologie di Green Pass. Le Certificazioni Verdi COVID-19 avranno quindi tempi di validità differenti a seconda della tipologia.
Validità del Green Pass per avvenuta vaccinazione con ciclo vaccinale COMPLETO
La validità del Green Pass per tutti coloro che hanno completato l’intero ciclo vaccinale è di 9 mesi. Lo stabilisce il Decreto 65/2021 del 18 maggio, e ciò significa che il Green Pass avrà durata diversa a seconda del vaccino somministrato:
- Johnson&Johnson che ha una sola somministrazione avrà una durata totale di 9 mesi
- i vaccini Pfizer e Moderna vengono somministrati in due dosi a una distanza di massimo 42 giorni l’una dall’altra, portando così la durata del Green Pass fino a poco più di 10 mesi
- il vaccino Astrazeneca che prevede la somministrazione in due dosi a distanza di circa 3 mesi l’una dall’altra garantisce circa un anno di durata del Green Pass
Validità del Green Pass per avvenuta vaccinazione con sola PRIMA DOSE
La validità del Green Pass in caso di somministrazione della prima dose di vaccino (ovviamente tale precisazione vale solamente per i vaccini Astrazeneca, Pfizer e Moderna) è diversa dalla validità del Green Pass per avvenuta vaccinazione con ciclo vaccinale completo. In questo caso il Green Pass sarà valido a partire dal quindicesimo giorno successivo alla prima dose fino alla data prevista per la seconda somministrazione del vaccino.
Validità del Green Pass per guarigione da COVID-19
La validità del Green Pass dopo la guarigione dall’infezione da COVID-19 è di 6 mesi dalla data di fine isolamento.
Validità del Green Pass per tampone NEGATIVO
La validità del Green Pass da tampone NEGATIVO è quella più breve di tutte le certificazioni verdi, tale certificato vale solamente nelle 48 ore successive all’esecuzione del test.
Green Pass: quando è necessario?
Per spostarsi all’interno di regioni o provincie autonome italiane di colore giallo o bianco non è necessario essere muniti di Green Pass. La certificazione verde si rende necessaria per spostarsi tra regioni o province autonome all’aggravarsi dei contagi, quindi qualora all’aggravarsi dei contagi alcune zone rientrassero nuovamente in zona rossa o arancione.
Il Green Pass tuttavia non è necessario solamente per i viaggi e gli spostamenti ma anche per la partecipazione ad eventi (ove consentito, quindi in zona bianca o gialla) come ad esempio cerimonie civili e religiose come matrimoni e battesimi o per eventi al chiuso.
Il Green Pass è necessario anche per entrare a far visita agli anziani nelle RSA.
La certificazione verde, molto probabilmente, si renderà necessaria anche per la partecipazione ad eventi all’aperto come concerti ed eventi sportivi ed anche per l’ingresso in discoteca. Ma a tal riguardo non ci sono ancora certezze, solo ipotesi.
Viaggi all’estero: quali sono gli adempimenti necessari?
Occorre precisare che il Green Pass è un documento valido solo all’interno del territorio italiano, infatti Green Pass e Certificato EU Covid-19 non sono la stessa cosa! Attualmente la Digital Gree Certificate valida per tutti gli spostamenti a livello europeo, inoltre, non risulta ancora entrata in vigore.
Come fare quindi per spostarsi in Europa o nei paesi extra europei?
Per recarsi all’estero si è soggetti alle normative stabilite dai singoli Paesi, tali disposizioni vengono continuamente aggiornate ed è bene informarsi preventivamente prima di organizzare un viaggio all’estero ma anche mantenersi continuamente informati navigando sui siti ufficiali che risultino affidabili e sempre aggiornati:
Sito Ufficiale del Ministero della Salute - Informazioni per i viaggiatori
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