Obbligo di Mascherine: cosa cambia? Quando è giusto indossarle?
Stop all’obbligo di mascherine all’aperto dall’11 febbraio ma obbligo di mascherine al chiuso e in caso di assembramenti fino al 31 marzo. Cosa cambia con la nuova ordinanza e quando è giusto (e necessario!) indossare la mascherina? Scopriamolo insieme!
Dall’11 Febbraio finisce l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, tale prescrizione si applica senza distinzione di colore delle regioni, su tutto il territorio nazionale. Non si tratta ancora di un abbandono totale delle mascherine, ma di una novità che interessa solamente gli spazi all’aperto dove non ci siano assembramenti. Cosa prevede quindi il nuovo decreto? Dove è ancora obbligatorio indossare la mascherina?
Obbligo di mascherine all’aperto: lo stop dall’11 febbraio
Le nuove disposizioni prevedono un importante cambiamento sul fronte dei dispositivi di protezione per la prevenzione del contagio da Covid-19: negli spazi all’aperto non sarà più obbligatorio l’utilizzo della mascherina a partire dall’11 febbraio. Tale provvedimento non riguarderà solamente le regioni in zona bianca ma sarà valido sull’intero territorio nazionale senza distinzione di colore. Tale obbligo continuerà ad essere vigente negli spazi all’aperto in cui siano previsti o presenti assembramenti e negli spazi al chiuso. Non si tratta affatto di un addio alla mascherina, è sempre consigliabile avere con se la mascherina anche quando si è all’aperto per poterla indossare in caso di necessità o di assembramenti.
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Tutte le novità previste dalla nuova ordinanza
L’ultima ordinanza oltre a prevedere lo stop all’obbligo delle mascherine all’aperto, ha apportato altri cambiamenti e novità per il superamento delle restrizioni legate al Covid. Novità importanti riguardano i periodi di quarantena, infatti dopo l’eliminazione della Dad per i ragazzi vaccinati attiva anche il dimezzamento del periodo di quarantena obbligatoria per i non vaccinati (da 10 a 5 giorni). Tali prescrizioni si aggiungono anche all’abolizione delle restrizioni per i soggetti vaccinati con ciclo vaccinale completo e alla durata illimitata del Super Green Pass per chi ha fatto la terza dose. In caso di contatto stretto con un positivo non saà applicata la quarantena preventiva per tutte le persone asintomatiche che hanno ricevuto il booster, hanno completato il ciclo vaccinale primario da non più di 120 giorni, che sono guariti da non più di 120 giorni. Le persone che rientrano in queste categorie devono rispettare un periodo di autosorveglianza con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 fino al decimo giorno successivo dall’ultimo contatto.
Dall’11 febbraio riaprono anche le discoteche e i locali per ballare. Resta però la possibilità di entrare solo per i possessori di Green Pass Rafforzato, l’obbligo di indossare la mascherina tranne quando si è in pista per ballare, e la restrizione della capienza massima (50% al chiuso e 75% all’aperto).
Obbligo di mascherine al chiuso fino al 31 marzo
Per quanto riguarda gli spazi al chiuso, la nuova ordinanza firmata dal ministro della salute Roberto Speranza non prevede cambiamenti fino al 31 marzo. Al momento alla data del 31 marzo è prevista la fine dello stato di emergenza, tale situazione porterà ad effettuare nuove valutazioni sulla base del’andamento dei contagi. Si prospettano così tre possibili scenari: la proroga generale dell’obbligo di mascherina per tutte le attività al chiuso, l’obbligo della mascherina solo per alcuni luoghi considerati a rischio (come ad esempio i mezzi di trasporto) oppure lo stop definitivo all’obbligo delle mascherine anche per gli spazi al chiuso. Non si tratta quindi di un sicuro addio alle mascherine dal 31 marzo, non c’è infatti nessun automatismo che possa definire sin d’ora la decadenza dell’obbligo di utilizzo della mascherina al chiuso a partire dal primo aprile ovvero in concomitanza con la fine dello stato di emergenza. Sarà tutto stabilito partendo dall’andamento del quadro epidemiologico.
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