Italia in Zona Gialla: cosa si può e cosa non si può fare?
Tantissime le regioni in zona gialla fino al 5 marzo, una misura tanto attesa e desiderata dopo mesi di restrizioni e privazioni. Ma quali sono le regole previste per la prevenzione del contagio da COVID-19 in zona gialla? Cosa si può fare? Scopriamolo insieme
Quasi l’intero territorio nazionale è finalmente in Zona Gialla, una misura tanto attesa e desiderata dopo lunghissimi mesi di restrizioni e moduli di autocertificazione. Il passaggio al rischio moderato tuttavia non equivale alla completa libertà, ci sono ancora regole precise da seguire per quanto riguarda il coprifuoco, gli spostamenti tra regioni e l’apertura di attività commerciali, bar e ristoranti. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulle regole della Zona Gialla.
Regole Zona Gialla: cosa si può fare
I territori raggruppati in zona gialla sono comunque soggetti a regole e restrizioni per prevenire il contagio da COVID-19.
Per quanto riguarda le visite a amici o parenti ci si può spostare nell’ambito della stessa regione una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, per recarsi presso un’abitazione privata in massimo due persone. Chi si sposta potrà portare con se i figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Se si mangia con persone non conviventi è bene limitare il numero di persone a tavola ad un massimo di 4 e di mantenere quanto più possibile la distanza interpersonale.
Le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie resteranno aperte ed erogheranno didattica in presenza, con l’obbligo di mascherina per i bambini con età superiore ai 6 anni. Le scuole superiori adotterano la didattica in presenza per almeno il 50%.
Bar e ristoranti restano aperti fisicamente dalle 5 alle 18, mentre asporto e consegna a domicilio sono sempre consentiti. Rimane il divieto di consumazione all’aperto o nelle immediate vicinanze di bar e ristoranti.
I musei restano aperi dal lunedì al venerdì ad eccezione dei giorni festivi, mentre cinema, teatri, sale scommesse, sale gioco, discoteche, sale da ballo, palestre, piscine, parchi tematici, terme e centri benessere rimangono chiusi. Restano chiusi anche gli impianti sciistici.
Consentita l’attività fisica all’aperto purché si rispetti la distanza di almeno due metri dalle altre persone.
Se si viaggia in auto con persone non conviventi si deve indossare sempre la mascherina ed è bene lasciare vuoto il sedile del passeggero e cercare di mantenere le distanze posizionandosi più lontano possibile.
Zona gialla: ci si può spostare fuori regione?
All’interno della regione è possibile spostarsi liberamente e spostarsi una sola volta al giorno per fare visita a parenti o amici presso la loro abitazione. Per il momento non sono ancora consentiti gli spostamenti fuori regione ad eccezione di comprovati motivi di lavoro, salute e necessità o per recarsi nelle seconde case. Fino al 15 febbraio ci si può spostare liberamente tra le 5 e le 22 ma solo all’interno del territorio regionale, infatti il decreto gennaio ha vietato gli spostamenti tra regioni fino a tale data. Se non sarà adottato un nuovo provvedimento di proroga, dal 16 febbraio ci si potrà nuovamente spostare da una regione gialla all’altra.
Attività commerciali in zona gialla: cosa rimane chiuso?
Tutti i negozi e le attività commerciali rimangono regolarmente aperte dal lunedì al venerdì. Nei festivi e nei prefestivi chiudono tutti i negozi all'interno dei centri commerciali, in quanto considerati attività ad alto rischio di assembramento, ad eccezione dei negozi di alimentari, le farmacia e le parafarmacie e le edicole che si trovano al loro interno. Anche nei weekend, nei festivi e nei prefestivi tutti gli altri negozi possono rimanere aperti nel rispetto delle norme anti Covid vigenti.
Zona gialla e coprifuoco
Il coprifuoco resta valido anche in zona gialla, in particolare è fissato dalle 22 alle 5. Al di fuori di questi orari ci si potrà spostare solamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Per spostarsi negli orari del coprifuoco resterà l’obbligo di produrre l’autocertificazione.
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