Fase 2: addio all’autocertificazione? Cosa cambia dal 18 maggio!
Il 18 Maggio è la tanto attesa data della fase 2 che aspettiamo da tanto, con la speranza che si possa fare un piccolo passo in avanti verso il ritorno alla vita “normale”. Cosa cambia? Si potrà dire addio all’autocertificazione?
Dopo 60 giorni di quarantena siamo finalmente in piena fase 2! Già dal 4 maggio alcune piccole libertà ci sono state concesse, ma siamo tutti in trepidante attesa di un’altra importante data: il 18 maggio. Tantissime sono le voci che circolano sui cambiamenti previsti, tante le promesse libertà in autonomia sul territorio regionale e tante anche le relative smentite. Cerchiamo di fare un pò di chiarezza su cosa si potrà davvero fare a partire dal 18 maggio.
Fase 2: cosa cambia dal 18 maggio
Il governo, al momento, prevede per il 18 maggio la ripresa completa del commercio al dettaglio con la riapertura di tutti i negozi finora rimasti chiusi. Si potrà quindi tornare ad acquistare fisicamente nei negozi rispettando le norme di sicurezza, igiene e distanziamento sociale. Via libera anche a musei e biblioteche, si potrà tornare anche a visitare gallerie d’arte e siti archeologici. Il governo ha inoltre deciso che, sulla base dell’andamento dei contagi, ci sarà la possibilità di aperture anticipate con discrezionalità decisionale delle regioni sul proprio territorio. Potrebbero quindi riaprire anche bar, ristoranti, parrucchiere ed estetiste.
18 Maggio: spostamenti tra regioni e autocertificazione
Si tornerà a circolare liberamente all’interno della propria regione e, udite udite, senza la tanto discussa e temuta autocertificazione. Per quanto riguarda, invece, gli spostamenti tra una regione e l’altra difficilmente potranno essere consentiti già dal 18 maggio. Il governo sembra orientato a concederli non prima del 1 giugno e con alcune limitazioni. Inizialmente, infatti, sarà possibile muoversi solo nelle regioni limitrofe e solo in caso di un basso tasso di contagio, come affermato dal ministro Boccia. Queste misure potrebbero quindi interessare le regioni del centro sud, mentre difficilmente riguarderanno anche Lombardia e Piemonte. Per l’ufficialità dovremmo comunque attendere le comunicazioni del premier a riguardo.
Un’altra novità importante è prevista dal 18 maggio: la possibilità di vedere gli amici. Già dal 4 maggio c’è stato permesso di vedere i congiunti all’interno del territorio regionale e dal 18 sarà possibile estendere questa possibilità anche agli amici. Attenzione però le regole di base per scongiurare i contagi restano: l’obbligo di usare le mascherine negli ambienti chiusi, il distanziamento sociale e il divieto di uscire di casa in presenza di sintomi da coronavirus.
Fase 2: regole da rispettare per la riapertura
Si potrà tornare a frequentare negozi, bar e ristoranti ma saranno previsti ingressi contingentati e in base all’ampiezza dei locali e si dovrà fare la fila sempre con la mascherina.
"Le 21 condizioni per la riapertura delle Regioni dal 18 maggio" (Fonte: Correre della Sera, 13 maggio 2020)
Bar e servizi di ristorazione
Le regole più rigide riguarderanno proprio bar e ristoranti:
- La distanza tra i tavoli non dovrà essere inferiore a 2 metri
- Dovrà essere previsto uno spazio minimo di 4 mq per cliente fatta salva la possibilità di adottare altre misure organizzative, come per esempio le barriere divisorie
- La prenotazione obbligatoria viene indicata come ulteriore strumento di prevenzione, utile anche per evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale.
Durante il servizio, infatti, non è evidentemente possibile l’uso di mascherine da parte dei clienti. Un altro aspetto di rilievo è il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati, anche in relazione ai servizi igienici, che spesso sono privi di possibilità di aerazione naturale.
Potrebbe essere prevista una particolare deroga per coppie e congiunti purché rilascino un’autocertificazione che ne attesta la coabitazione, ma al momento non ci sono certezze a riguardo.
Parrucchieri e Centri estetici
Inail e Iss nelle scorse ore, inoltre, hanno predisposto e pubblicato sul sito del ministero della salute dei protocolli dettagliati circa le regole da seguire non solo per le attività ristorazione ma anche per i centri estetici e la cura della persona:
- Le attività devono svolgersi esclusivamente su prenotazione durante la quale bisogna già indicare il tipo di trattamento richiesto in modo da ottimizzare i tempi di attesa
- Devono essere previste aree per le fasi di attesa tecnica, come la messa in posa del colore e barriere separatorie in particolare per le aree di lavaggio
- E’ necessario inoltre prevedere una distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e sanificare ogni giorno gli ambienti
- L’uso delle mascherine è obbligatorio sia da parte del personale sia da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale
- Nei centri estetici bisogna prevedere trattamenti alternativi a quelli che abitualmente prevedono l’uso del vapore, così come sono vietati sauna, bagno turco e vasca idromassaggio.
- Durante i trattamenti estetici i pannelli delle cabine devono essere chiusi
- Tutte le apparecchiature devono essere disinfettate con detergenti idroalcolici o a base di cloro
- E’ fondamentale garantire la turnazione tra i lavoratori e la loro formazione sull’uso dei DPI
- Per la cura della barba e del viso sono consigliate oltre alle mascherine chirurgiche anche le visiere o schermi facciali.
- Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte e ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffrescamento.
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