Allerta COVID-19: quando è necessario fare il tampone?
Negli ultimi giorni si è registrato anche in Italia un rapido e marcato aumento di casi di contagio da Coronavirus. Scopriamo come affrontare la nuova fase di convivenza con il virus riducendo al massimo il rischio di contagiarsi e di contagiare altre persone
Il marcato aumento del numero di positivi al covid-19 in Italia, in Europa e nel mondo (oltre 40,7 milioni i casi di coronavirus a livello mondiale) ci dimostrano che la pandemia è ancora in corso e che non possiamo abbassare la guardia. Tante le domande a cui non sappiamo ancora dare una risposta: quando saranno disponibili i vaccini per il coronavirus? Ci sarà un nuovo lockdown? Quando otterremo l’immunità di gregge? Per capire cosa sia meglio fare e come sia meglio comportarsi per affrontare l’inverno nella fase di convivenza con il virus è bene partire dalle certezze che abbiamo già sul coronavirus.
COVID-19: quali sono i sintomi?
Il Coronavirus (COVID-19) presenta una vasta varietà di sintomi, colpendo quindi ogni persona in modo diverso. Fortunatamente la maggior parte delle persone positive al COVID-19 presenta sintomi lievi o moderati e guarisce senza la necessità di ricovero in ospedale. Come accade per tutte le patologie i sintomi variano poi in base alla gravità della malattia, ci saranno infatti persone asintomatiche ovvero che non presentano nessun sintomo, persone che presentano sintomi da lievi a moderati e nei casi più gravi persone con sintomi che possono portare potenzialmente anche alla morte.
Quali sono i sintomi più comuni del Coronavirus?
I sintomi più comuni del COVID-19 sono:
Febbre (con temperatura corporea superiore a 37,5 °C) e brividi
Tosse Secca di recente comparsa
Diminuzione o perdita improvvisa dell’olfatto e alterazione o perdita improvvisa del gusto
Difficoltà respiratorie
Raffreddore o naso che cola
Mal di gola
Diarrea (frequente soprattutto nei bambini)
A questi sintomi più comuni e diffusi se ne aggiungono altri meno comuni come ad esempio indolenzimento e dolori muscolari, congiuntivite, mal di testa, eruzioni cutanee e scolorimento delle dita di mani e piedi.
COVID-19: Quando è necessario fare il tampone?
Tampone Nasofaringeo
Il tampone naso/oro-faringeo o test molecolare è un esame utile per diagnosticare un infezione in atto in quanto serve a ricercare il virus. Questo tipo di esame diagnostico è attualmente il più affidabile per la diagnosi di infezione da Coronavirus
La necessità di sottoporsi al tampone nasofaringeo viene stabilita dal medico di famiglia e/o dalla ASL di riferimento. I tamponi vengono effettuati nei laboratori del servizio sanitario nazionale selezionati e altamente specializzati individuati a seconda delle Regioni e con procedure concordate con il Laboratorio di Riferimento Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.
Test Sierologico
Test diagnostico ematico che individua la presenza di anticorpi nel sangue e perciò, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, non può sostituire il tampone molecolare. Gli anticorpi, infatti, si generano nel caso in cui il soggetto sia entrato a contatto con il coronavirus ma non aiuta a diagnosticare un infezione in atto in quanto l’assenza di anticorpi non esclude la possibilità di un’infezione in fase precoce. I risultati del test sierologico devono pertanto essere confermati dal tampone oro-faringeo.
COVID-19: cosa fare se si presentano i sintomi
Presenti i sintomi del COVID-19, ovvero malessere, febbre o febbricciola, tosse, dolori muscolari, brividi, mal di gola, raffreddore, nausea, diarrea, perdita di gusto e olfatto?
Rimani a casa
Cerca di isolarti più possibile da chi abita con te ed eventualmente entrare in contatto indossando la mascherina evitando di mangiare insieme e se possibile di dormire insieme ed utilizzare lo stesso bagno
Avvisa il tuo medico che valuterà la necessità o meno del tampone
COVID-19: cosa fare se si entra in contatto con una persona positiva
Se si è entrati in contatto occasionalmente o più da vicino con un positivo almeno due giorni prima che cominciasse a presentare i sintomi non sarà necessario fare nulla a meno che non si venga contattati dalla sanità pubblica.
Meglio comunque essere prudenti e ridurre al minimo i contatti stretti con persone potenzialmente molto a rischio per almeno una diecina di giorni.
All’eventuale comparsa dei sintomi è bene isolarsi e contattare il medico che deciderà se è necessario effettuare il tampone.
COVID-19: cosa fare se si è contatto stretto di una persona positiva
Per “contatto stretto” cosa si intende? Il ministero della salute definsce contatto stretto colui che:
vive nella stessa casa con un caso COVID-19
ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
si è trovato in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto
Cosa fare se si è contatto stretto di un positivo al COVID-19?
In caso di contatto stretto con una persona che ha contratto il Coronavirus è necessario:
Avvisare il medico
Restare a casa in quarantena prestando particolare attenzione ai conviventi per 14 giorni oppure effettuare un tampone dopo 10 giorni dall’ultimo contatto con la persona positiva
Se il tampone risulta negativo o non saranno comparsi i sintomi dopo i 14 giorni di quarantena potrai uscire liberamente senza fare altro
Se il tampone è positivo o se dopo alcuni giorni compaiono i sintomi (anche con tampone negativo!!) è bene isolarsi e attendere altre istruzioni da parte del medico di base che valuterà la necessità di ripetere il tampone
COVID-19: cosa fare se sei il contatto stretto di un contatto stretto
Se sei il contatto stretto di un contatto stretto, ad esempio sei il genitore di un bambino che ha un caso di positività in classe, non dovrai fare nulla.
Potrai uscire normalmente utilizzando tutte le misure di prevenzione necessarie cercando di evitare contatti troppo stretti e ravvicinati con la persona che è entrata in stretto contatto con la persona positiva (se possibile ovviamente!)
Covid 19: l'importanza della prevenzione
Prevenire è fondamentale, adesso più che mai!
Ricordiamo a tutti l‘importanza dei dispositivi di protezione individuale e del rispetto delle norme igieniche, indossare sempre la mascherina, igienizzare correttamente le mani e sanificare le postazioni di lavoro è fondamentale per la prevenzione del contagio.
La salute di tutti è nelle mani di ognuno di noi.
Scopri i 10 comportamenti da seguire per prevenire il contagio da Coronavirus!
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